Un'antica proprietà, un castello millenario, una famiglia visionaria con il sogno di recuperare e tutelare un angolo segreto della bella e incontaminata Umbria. Questo è Reschio
Quando, nel 1984, il Signor Conte Antonio Bolza e la signora Contessa sua moglie si regalarono un soggiorno in Italia, scoprirono quest'angolo di Paradiso chiamato Reschio. A quel tempo la tenuta era un groviglio di vegetazione incolta, punteggiato dai ruderi delle antiche case coloniche. Un decennio più tardi il Signor Conte decise di vendere la sua casa editrice di successo per investire i proventi nell'acquisto dei 1.500 ettari della tenuta di Reschio. La proprietà comprendeva i resti dell'antico castello e di circa 50 case coloniche. Il Signor Conte si trasferì così nell'allora poco nota Umbria, insieme alla moglie e ai suoi cinque figli. Una volta a Reschio, scelse di condividere la sua utopia con spiriti affini, anime che amano vivere la tranquilità e il riserbo della Natura selvaggia e incontaminata. Il sogno fu nutrito con vigore dall’entusiasmo di uno dei figli, Conte Benedikt che, nel 1999 decise di tornare e dando seguito dai suoi studi e al praticantato in architettura a Londra, trasformò quel che rimaneva delle case coloniche in magnifici progetti di design che gli sono valsi riconoscimenti e premi internazionali
Insieme a sua moglie Donna Nencia, che descrive come sua consulente d’elezione, si trasferirono in quel che rimaneva del Castello, costruendo, anno dopo anno, la loro numerosa famiglia. Qui nacque la visione della fenomenale operazione di recupero che ha trasformato il Castello millenario nelle 36 ricercatissime suites al Reschio Hotel. Conte Benedikt firma personalmente ogni singolo aspetto della rinnovata proprietà. Tutta la famiglia continua a vivere nella tenuta e il Signor Conte padre è responsabile della scuderia e degli oltre 40 puro sangue spagnoli, allevati e addestrati per il dressage, acclamati nelle maggiori competizioni internazionali. Oggi, più della metà dei ruderi della tenuta sono diventati magnifiche case; il magazzino di stoccaggio del tabacco, risalente agli anni ‘40 è stato trasformato nell’iconica Tabaccaia, il vibrante quartier generale delle produzioni di design ideate da Conte Benedikt e raccolte nella caratteristica linea B.B. for Reschio. Anche i boschi e i prati che circondano Reschio sono stati preservati e rinvigoriti, così da proteggere tutti gli animali selvatici che vivono nel loro ambiente naturale. Non c’è dubbio che l’estro e la visionarietà della famiglia Bolza abbia contribuito significativamente a far rinascere a nuova vita questo angolo incontaminato di Umbria. La loro energia ha assicurato alla Natura selvaggia un’oasi protetta dove esprimersi in tutto il suo vigore. Coloro che possiedono o affittano una casa a Reschio condividono questo spirito di conservazione e di armonia con i ritmi della Natura più autentica
La Linea del Tempo
Dagli Antichi Etruschi alle origini del Castello
Solo il Cielo sa quante vicissitudini hanno visto nel tempo queste colline! Tuttavia, grazie al ritrovamento casuale di un’antica statuetta alle pendici superiori di Reschio, siamo sicuri che la zona fosse anticamente dominio etrusco. Il nome stesso di Reschio si pensa derivi da Resculum, termine latino che significa fortificazione e la costruzione del castello pare sia inziata intorno al 900 d. C.
Dai Marchesi del Monte Santa Maria a Reschio, Feudo Imperiale
I primi atti ufficiali raccontano della Famiglia dei marchesi del Monte Santa Maria discendenti di Carlo Magno e, nel 1355 Reschio fu insignito del titolo di feudo indipendente e ricompreso nel Sacro Romano Impero costituendo, di fatto, un’isola di pace nelle contese tra Umbria e Toscana
L'Arcivescovo di Todi, Angelo Cesi
Una serie di drammi ed intrighi si susseguirono nei secoli ogni qualvolta la tenuta passava di proprietà in proprietà. Dal cugino omicida, intenzionato ad impossessarsi del Castello, fino all’intervento diretto del Papa quando, nel XVI secolo, impose l’apposizione dello stemma della famiglia Cesi all’ingresso del Castello per rinsaldarne il dominio
Dalla Famiglia nobile dei Bichi Ruspoli alla Famiglia Cenciarini
Dal 17esimo all’inizio del 20esimo secolo, la tenuta fu scenario di un fervente sviluppo sotto la dinastia della famiglia Bichi Ruspoli da Siena che fondò anche la scuola elementare della zona
Il Conte di Reschio
Nel 1730 il Cardinale Lorenzo Corsini fu eletto Papa Clemente XII dal Collegio dei Cardinali. Sua nipote si unì in matrimonio ad un componente della famiglia Bichi Ruspoli e, come regalo di nozze, il neoeletto Papa, onorò la famiglia nominando il primogenito Conte di Reschio. Il matrimonio tra Nencia Corsini e Benedikt Bolza nel 2000, segnò, senza saperlo, il ritorno della famiglia Corsini a Reschio
La Famiglia Bolza
Nel corso degli anni la propietà cadde in stato di abbandono, la vegetazione si fece fitta e incolta fino a che, nel 1984, la provvidenza combinò l’incontro tra il Signor Conte e la Signora Contessa Bolza e la tenuta di Reschio. La famiglia Bolza è una famiglia aristocratica di provenienza Austro-Ungarica, ma di origine italiana che ha investito tutta la sua potenza rivitalizzatrice per far risorgere la questo angolo di Paradiso
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